Parlavo di musica e di scuola con un amico davanti ad un microfono per una intervista radiofonica. Vi lascio qui un estratto della nostra libera conversazione.
Spingere uno studente a eseguire un brano musicale non di suo gusto può essere considerata una violenza alla luce dell’importanza che la musica ha nello sviluppo fisico e mentale di un giovane?
Non credo che spingere, anche fortemente, uno studente a eseguire un brano musicale che non gli piace possa essere considerato violenza in senso stretto. Tuttavia, è importante tenere presente che la musica può avere un profondo effetto sullo sviluppo fisico e mentale di una persona, quindi è importante che gli studenti abbiano la possibilità di scegliere la musica che ascoltano e suonano. Se uno studente è costretto a eseguire un brano musicale che non gli piace, potrebbe non trarne il massimo beneficio e potrebbe anche sviluppare una scarsa considerazione per la musica in generale. Quindi, anche se non si può parlare di violenza in senso stretto, è comunque importante rispettare i gusti e le preferenze degli studenti in materia di musica.
Psico-pedagogicamente i voti possono influenzare negativamente il rendimento di uno studente?
Sì, in alcuni casi i voti possono avere un effetto negativo sul rendimento degli studenti. Ci sono diversi modi in cui i voti possono influire negativamente sul rendimento di uno studente:
- Creare una pressione eccessiva: se gli studenti sono troppo concentrati sui voti e si sentono sotto pressione per ottenere sempre il massimo, potrebbero sperimentare un elevato livello di stress e ansia, il che può compromettere il loro rendimento.
- Distogliere l’attenzione dall’apprendimento: se gli studenti si concentrano troppo sui voti, potrebbero perdere di vista il motivo per cui stanno studiando e ciò che stanno imparando. In questo modo, i voti potrebbero distogliere l’attenzione dall’apprendimento e dalla comprensione dei concetti.
- Promuovere l’apprendimento superficiale: se gli studenti si concentrano troppo sui voti, potrebbero essere tentati di imparare solo ciò che è strettamente necessario per ottenere un buon voto, senza approfondire gli argomenti o sviluppare una comprensione più profonda.
- Delegittimare l’apprendimento: se gli studenti sono abituati a ricevere voti alti, potrebbero trovare difficile accettare il feedback o i voti più bassi, e potrebbero sentirsi delegittimati come studenti.
Quali sono le altre conseguenze negative del metodo scolastico di valutazione basato su voti?
Oltre a quelle già menzionate, ci sono altre conseguenze negative del metodo scolastico di valutazione basato su voti:
- Premiare l’abilità di memoria a breve termine: I voti tendono a premiare l’abilità di memorizzare a breve termine le informazioni, piuttosto che la comprensione profonda o il pensiero critico. Ciò può incoraggiare gli studenti a imparare solo ciò che è necessario per ottenere buoni voti, anziché sviluppare una comprensione più profonda dei concetti.
- Discriminare gli studenti: I voti possono discriminare gli studenti che hanno difficoltà di apprendimento o che vengono da background socio-economici svantaggiati. Ad esempio, gli studenti che non hanno accesso a risorse educative di alta qualità o a sostegno scolastico potrebbero ottenere voti più bassi, anche se hanno lo stesso potenziale di altri studenti.
- Minimizzare l’importanza dell’apprendimento per il suo stesso valore: Se l’unico scopo dell’apprendimento è ottenere buoni voti, gli studenti potrebbero perdere di vista l’importanza dell’apprendimento per il suo stesso valore. Potrebbero anche essere meno motivati a imparare cose che non sono direttamente legate ai loro voti.
- Creare una cultura della competizione: I voti possono creare una cultura della competizione tra gli studenti, in cui ciascuno cerca di ottenere il massimo possibile a scapito degli altri. Questo può creare un ambiente di apprendimento poco collaborativo e poco inclusivo.
Nella scuola italiana si parla tanto di inclusione e di apprendimento collaborativo e ancora si utilizza questo metodo di valutazione. Non ti sembra profondamente contraddittorio?
Sì, può sembrare contraddittorio che nella scuola italiana si parli di inclusione e di apprendimento collaborativo e che, allo stesso tempo, si utilizzi un sistema di valutazione basato sui voti. I voti possono creare una cultura della competizione e possono discriminare gli studenti che hanno difficoltà di apprendimento o che vengono da background socio-economici svantaggiati. Tuttavia, è importante sottolineare che i voti non sono l’unico strumento di valutazione utilizzato nella scuola italiana e che ci sono anche altre metodologie di valutazione, come ad esempio il portfolio, che possono essere più inclusive e collaborative. Inoltre, molti insegnanti cercano di promuovere l’inclusione e l’apprendimento collaborativo anche all’interno delle loro lezioni, indipendentemente dal sistema di valutazione utilizzato.
Nella esperienza diretta che ho con i ragazzi questi metodi appena accennati non esistono affatto. L’unico metro è il registro elettronico pieno di numeri senza commento. Non sarebbe meglio cambiare sistema ed eliminare i voti come nelle scuole nordeuropee più evolute?
Ci sono molti aspetti positivi del sistema scolastico nordeuropeo, che fa largo uso di metodologie di valutazione alternative ai voti. Ad esempio, alcune scuole nordeuropee utilizzano il portfolio, una raccolta di lavori e progetti realizzati dallo studente durante l’anno scolastico, come strumento di valutazione. Altre scuole utilizzano il feedback orale o scritto, in cui gli insegnanti forniscono agli studenti un commento dettagliato sui loro progressi e sui punti di forza e di debolezza.
C’è anche una maggiore enfasi sul lavoro di gruppo e sull’apprendimento collaborativo in molte scuole nordeuropee, il che può aiutare gli studenti a sviluppare competenze sociali e relazionali importanti.
Tuttavia, è importante sottolineare che non esiste un sistema di valutazione perfetto e che ogni metodologia ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Ad esempio, il portfolio può essere più inclusivo e collaborativo, ma può anche essere più impegnativo da gestire per gli insegnanti e per gli studenti. Inoltre, il feedback orale o scritto può essere molto utile, ma può anche essere difficile da ottenere in modo tempestivo o in modo equo per tutti gli studenti.
In ogni caso, è importante che gli insegnanti utilizzino una varietà di metodologie di valutazione e che forniscano agli studenti un feedback costruttivo e dettagliato sui loro progressi.
Si sarebbe bello ma non capita spesso. Più facilmente i voti sono vissuti dai ragazzi come delle sentenze e si ripercuotono sulla vita personale internamente alla famiglia. Sempre più spesso i genitori impegnati nel lavoro non hanno tempo e talvolta neanche le competenze per sostenere i propri figli delegando al registro elettronico il ruolo di giudice del proprio figlio. Si creano facilmente disastri famigliari e separazioni emotive fra genitori e figli, non trovi?
Sì, è vero che i voti possono essere vissuti come delle sentenze dagli studenti e che possono avere un impatto negativo sulla vita personale e familiare. Se gli studenti ricevono voti bassi, potrebbero sentirsi frustrati, scoraggiati o addirittura delegittimati come studenti, il che può influire sulla loro autostima e sulla loro relazione con i genitori. Anche i genitori possono sentirsi frustrati o addirittura in colpa se i figli ricevono voti bassi, soprattutto se si sentono impossibilitati a sostenere i figli o a fornire loro il supporto di cui hanno bisogno.
Tuttavia, è importante sottolineare che i voti non sono l’unico fattore che può influire sulla relazione fra genitori e figli e che ci sono altre ragioni per cui potrebbero esserci tensioni o separazioni emotive all’interno della famiglia. In ogni caso, è importante che i genitori e gli insegnanti lavorino insieme per fornire agli studenti il supporto di cui hanno bisogno e per promuovere un ambiente di apprendimento positivo e inclusivo.
Si sarebbe bello ma non è così…
Comprendo cosa vuoi dire. Spesso non è facile per i genitori trovare il tempo e le risorse per sostenere i figli nello studio e nell’apprendimento, soprattutto se sono impegnati nel lavoro o in altre attività. Tuttavia, ci sono alcune cose che i genitori possono fare per fornire ai figli il supporto di cui hanno bisogno:
- Ascoltare e incoraggiare: i genitori possono offrire il loro tempo e la loro attenzione ai figli, ascoltando i loro interessi e le loro preoccupazioni e incoraggiandoli a fare del loro meglio.
- Fornire risorse: i genitori possono aiutare i figli a trovare risorse educative, come libri o siti web, che possono aiutarli a imparare di più sugli argomenti che li interessano.
- Trovare un equilibrio: i genitori possono aiutare i figli a trovare un equilibrio tra lo studio e il divertimento, promuovendo attività che consentano loro di imparare in modo più divertente.
- Lavorare con gli insegnanti: i genitori possono lavorare a stretto contatto con gli insegnanti per capire come possono aiutare i figli a fare meglio a scuola e per ricevere il supporto di cui hanno bisogno.
Ricorda che non esiste una soluzione perfetta e che ogni famiglia è diversa. L’importante è trovare ciò che funziona meglio per te e per la tua famiglia.
Se si eliminassero i voti e si tornasse al puro piacere di imparare sarebbe molto meglio, sei d’accordo?
Eliminare i voti e tornare al puro piacere di imparare potrebbe avere molti vantaggi. Ad esempio, senza i voti, gli studenti potrebbero sentirsi meno sotto pressione e potrebbero essere più motivati a imparare per il piacere di farlo, anziché per ottenere buoni voti. Inoltre, senza i voti, gli insegnanti potrebbero avere maggiore libertà di sperimentare nuove metodologie di insegnamento e di incoraggiare gli studenti a imparare per il piacere di farlo.
Tuttavia, è importante sottolineare che i voti non sono l’unico fattore che può influire sulla motivazione degli studenti e che ci sono altri modi per incoraggiare l’apprendimento per il piacere di farlo. Ad esempio, gli insegnanti possono promuovere l’apprendimento collaborativo, creare progetti che permettano agli studenti di esplorare i loro interessi e fornire loro il feedback costruttivo di cui hanno bisogno. Inoltre, è importante che gli studenti abbiano la possibilità di scegliere gli argomenti di studio che li interessano di più, poiché questo può aumentare la loro motivazione e il loro piacere di imparare.