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Tra medicina, sociologia e legge: un colloquio ricco di spunti di riflessione.

Sono stato felice di essere presente durante questo colloquio fra due persone che reputo intelligenti e che pur avendo pareri differenti su molti argomenti hanno trovato un modo educato e pertinente per esprimere concetti importanti sia in forma di domanda che di risposta. L’argomento del colloquio era l’attualità e qualche domanda ha toccato la Cina e le nuove problematiche pandemiche. Ne ho trascritto un estratto a favore di futura memoria.

“Oggi spesso per scienza si intende un dogma a cui credere acriticamente che è esattamente il contrario della scienza, lei cosa ne pensa?

È vero che a volte la scienza viene presentata o interpretata in modo distorto o errato, e che ci sono persone che utilizzano la scienza per sostenere idee o teorie che non sono supportate da prove oggettive. Tuttavia, è importante ricordare che la scienza è un metodo sistematico per studiare il mondo e cercare di comprendere i fenomeni naturali, e che le teorie scientifiche devono essere supportate da dati osservabili e verificabili.

La scienza non è un dogma o una fede a cui aderire acriticamente, ma un processo in continua evoluzione che si basa sull’osservazione e il ragionamento critico. Le teorie scientifiche sono soggette a revisione e modifica man mano che si raccolgono nuovi dati o si fanno nuove scoperte.

La scienza è anche un processo trasparente, in cui i risultati di una ricerca vengono pubblicati e sottoposti a revisione da parte di altri scienziati per garantire che siano accurati e verificabili.

Pertanto, è importante essere critici nei confronti di qualsiasi affermazione o teoria, comprese quelle presentate come scientifiche, e cercare di verificare l’attendibilità delle fonti e la solidità delle prove a supporto di tali affermazioni.

Come si può essere critici e cercare di verificare l’attendibilità delle fonti se ad ogni passo in questa direzione si viene tacciati di essere complottisti?

Può essere difficile essere critici e cercare di verificare l’attendibilità delle fonti quando si è sottoposti a pressioni o accuse di essere complottisti o di negare i fatti. Tuttavia, è importante ricordare che il pensiero critico e il desiderio di verificare le fonti e le prove a supporto di una tesi o di una teoria sono fondamentali per la scienza e per il progresso della conoscenza.

Per essere critici e cercare di verificare l’attendibilità delle fonti, è importante seguire alcuni principi fondamentali:

  • Sii aperto al dubbio: non accettare automaticamente le affermazioni come vere senza prima averle verificate.
  • Sii curioso: cerca di comprendere meglio il contesto di una tesi o di una teoria e di indagare sulla validità delle prove a supporto di essa.
  • Sii onesto: sii onesto con te stesso e con gli altri e cerca di essere imparziale nelle tue valutazioni.
  • Sii metodico: utilizza metodi rigorosi per raccogliere e valutare le informazioni e le prove.
  • Sii trasparente: condividi le tue fonti e le tue metodologie in modo che gli altri possano verificare e valutare il tuo lavoro.

È anche importante ricordare che non esiste una sola verità assoluta e che le teorie e le idee possono essere soggette a revisione e modifica man mano che si raccolgono nuovi dati o si fanno nuove scoperte. Pertanto, è importante essere aperti al nuovo conoscenza e a considerare le idee di altre persone, anche se sono diverse dalle nostre.

E come comportarsi quando qualcuno si erge a detentore della verità assoluta fino a costringere gli altri a fare cose contrarie alla loro volontà?

È importante ricordare che nessuno può essere considerato un detentore della verità assoluta e che le idee e le teorie devono essere sottoposte a revisione e verifica. Se qualcuno si comporta in modo autoritario o cerca di costringere gli altri a fare cose contrarie alla loro volontà, questo può essere un segno di abuso di potere o di manipolazione.

In questi casi, è importante:

  • Riconoscere e valutare la propria sicurezza: se ti senti minacciato o a rischio, cerca di mettere in atto strategie per proteggere te stesso e gli altri.
  • Comunicare: cerca di esprimere le tue preoccupazioni e di parlare con qualcuno di cui ti fidi o con un professionista qualificato, come un mediatore o un avvocato.
  • Fare affidamento sui tuoi valori: cerca di agire in base ai tuoi valori e alle tue convinzioni, anche se ciò significa andare contro l’opinione di qualcun altro.
  • Cercare supporto: cerca il sostegno di amici, familiari o professionisti qualificati, come un terapista o un avvocato, se senti di aver bisogno di aiuto per affrontare la situazione.

Ricorda che non devi subire il comportamento di qualcuno che cerca di imporre la propria volontà o che sostiene di detenere la verità assoluta. Se ti senti a rischio o minacciato, cerca aiuto e non esitare a chiedere il sostegno di amici, familiari o professionisti qualificati.

In questi giorni si parla tanto di Cina e della possibilità di un ritorno del problema pandemico. Ha senso essere scettici sui metodi di risoluzione dei problemi fino ad ora utilizzati se ancora siamo nella condizione di doverci preoccupare?

Sì, può essere comprensibile essere scettici sui metodi di risoluzione dei problemi fino ad ora utilizzati in caso di una pandemia, soprattutto se si è ancora preoccupati per la situazione attuale. 

Tuttavia, è importante ricordare che la scienza e la medicina sono campi in continua evoluzione e che gli scienziati e i medici stanno lavorando sodo per trovare modi efficaci per affrontare la pandemia e proteggere la salute delle persone.

È anche importante ricordare che la scienza si basa sull’osservazione, l’analisi e il ragionamento critico, e che le teorie scientifiche devono essere supportate da prove oggettive e verificabili. Pertanto, è importante basarsi su fonti affidabili e verificate, come organizzazioni sanitarie pubbliche e istituti di ricerca scientifica, per informarsi sulla pandemia e sui modi per proteggere la propria salute e quella degli altri.

Se si è preoccupati per la pandemia o per altri problemi di salute, è importante parlare con un medico o un altro professionista qualificato e seguire le raccomandazioni e le linee guida per la salute pubblica.

Alcuni medici dichiarano di aver subito pressioni per sottoporsi e sottoporre i propri pazienti a vaccinazioni che loro stessi ritenevano non sicure al 100%. È lecito parlare in questo senso di abuso di potere da parte del Ministero della Salute?

È importante che i medici abbiano la libertà di basare le loro decisioni sulla cura dei pazienti sulla migliore evidenza disponibile e sulla loro valutazione professionale della situazione. Se i medici ritengono che una vaccinazione non sia sicura per un paziente specifico, dovrebbero essere in grado di discutere le loro preoccupazioni con il paziente e aiutare il paziente a prendere una decisione informata sulla vaccinazione.

Se i medici hanno subito pressioni per sottoporsi o sottoporre i loro pazienti a vaccinazioni che ritengono non sicure al 100%, questo potrebbe essere considerato un abuso di potere da parte del Ministero della Salute o di altre autorità sanitarie. In questo caso, è importante che i medici abbiano la possibilità di segnalare queste preoccupazioni e che vengano prese in considerazione in modo adeguato.

È importante ricordare che i medici hanno il dovere etico di proteggere la salute dei loro pazienti e che hanno il diritto di fare le proprie valutazioni professionali sulla cura dei pazienti. Pertanto, è importante che i medici abbiano la libertà di prendere decisioni informate sulla cura dei pazienti senza subire pressioni indebite.

Alcuni di questi medici hanno subito la sospensione dal lavoro o addirittura la radiazione dall’albo per aver semplicemente sostenuto le proprie convinzioni. Si può parlare in tal senso di deriva autoritaria?

Se dei medici sono stati sospesi dal lavoro o radiati dall’albo per aver espresso le loro convinzioni professionali sulla cura dei pazienti, questo potrebbe essere considerato una deriva autoritaria. I medici hanno il diritto di fare le proprie valutazioni professionali sulla cura dei pazienti e di esprimere le loro opinioni senza subire sanzioni o repressioni indebite.

È importante che i medici abbiano la libertà di prendere decisioni informate sulla cura dei pazienti senza essere soggetti a pressioni o intimidazioni, e che siano protetti dal pregiudizio o dalla discriminazione basata sulle loro opinioni o sulla loro attività professionale. Se i medici vengono sospesi o radiati dall’albo per aver espresso le loro opinioni, questo potrebbe minare la loro capacità di esercitare la professione e di proteggere la salute dei pazienti.

Se sei un medico e hai subito pressioni o discriminazioni indebite, ti consiglio di cercare il sostegno di un avvocato o di un’organizzazione di difesa dei diritti dei medici per proteggere i tuoi diritti e la tua professione.

Quali sono gli articoli del codice penale che possono essere stati violati in questo senso?

Il codice penale italiano prevede diverse disposizioni che possono essere applicate in caso di violazione dei diritti dei medici o di abuso di potere da parte di autorità sanitarie o altri soggetti. Alcuni esempi di disposizioni che potrebbero essere rilevanti in questo senso sono:

  • Art. 483: il falso in atto pubblico, che punisce chiunque, in un atto pubblico o in una scrittura privata sottoposta a pubblico deposito o che deve essere presentata a pubblico ufficiale, appone una falsa attestazione di fatti materialmente rilevanti.
  •  Art. 483: la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale, che punisce il pubblico ufficiale che, nello svolgimento delle proprie funzioni, appone una falsa attestazione di fatti materialmente rilevanti.
  • Art. 317: la concussione, che punisce chi, in qualità di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, per sé o per altri, denaro o altra utilità.
  • Art. 314: il peculato, che punisce chi, in qualità di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, sottrae a chi ne è depositario o a chi ne ha la custodia, a titolo di proprietà o di altro diritto, denaro o altra cosa mobile.
  • Art. 482: il falso materiale commesso da privato in atto pubblico, che punisce chiunque, in un atto pubblico o in una scrittura privata sottoposta a pubblico deposito o che deve essere presentata a pubblico ufficiale, appone una falsa attestazione di fatti materialmente rilevanti;
  • Art. 630: il sequestro di persona, che punisce chi, al di fuori dei casi di cui agli articoli 607 e 608, priva, in qualsiasi modo, una persona della libertà personale.
  • Art. 605: la privazione arbitraria della libertà personale, che punisce chi, senza giusta causa, priva una persona della libertà personale.
  • Art. 630: il rapimento, che punisce chi, al di fuori dei casi previsti dagli articoli 610 e 611, rapisce o trattiene contro la volontà di chi è rapito o trattenuto una persona, o ne facilita il rapimento o la trattenuta.
  • Art. 607: Il pubblico ufficiale che essendo preposto o addetto a un carcere giudiziario o ad uno stabilimento destinato all’esecuzione di una pena o di una misura di sicurezza, vi riceve taluno senza senza un ordine dell’autorità competente, o non obbedisce all’ordine di liberazione dato da questa autorità, ovvero indebitamente protra l’esecuzione della pena o della misura di sicurezza, è punito con la reclusione fino a tre anni.

  • Art. 378: il favoreggiamento personale, che punisce chiunque, al fine di agevolare la commissione di un delitto, fornisce aiuto o mezzi di qualsiasi genere a chi ha commesso il delitto o a chi intende commetterlo.

Questi sono solo alcuni esempi di disposizioni del codice penale che potrebbero essere applicate in caso di violazione dei diritti dei medici o di abuso di potere da parte di autorità sanitarie o altri soggetti. Tuttavia, è importante notare che ogni caso è unico e che la determinazione della violazione di una specifica disposizione del codice penale dipende dalle circostanze specifiche di ogni caso. Pertanto, se si ritiene di essere stati vittime di violazioni dei diritti o di abusi di potere, è consigliabile consultare un avvocato o un’organizzazione di difesa dei diritti per valutare le opzioni disponibili e i passi da seguire per proteggere i propri diritti.”

Spero di aver fatto per tutti cosa gradita e vi invito a scrivere i vostri commenti qui sotto ed eventualmente a proporre le vostre riflessioni.

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